L’ascesa del lavoro (in)dipendente

A noi nomadi digitali piace parlare spesso di un argomento che consideriamo fondamentale: l’ascesa del lavoro indipendente. Sei il capo di te stesso? Oppure, ti riservi un po’ di tempo per lavorare in uno spazio tutto tuo? Se quando si parla di lavoro indipendente  ti vengono in mente queste due cose, sappi che entrambe stanno facendo passi da gigante negli uffici di tutto il mondo.

Avanti, march!

I tempi in cui i lavoratori erano incoraggiati a lavorare seguendo lo stesso orario sono ormai superati. L’idea secondo cui i dipendenti devono essere intrappolati in luoghi appositamente designati in cui devono lavorare come formichine seguendo tutte le regole e soddisfacendo tutti i desideri del loro  grande capo sta pian piano scomparendo. Anche se non possiamo negare che in alcune culture c’è ancora un po’ di resistenza, è palese che la flessibilità nello spazio di lavoro sta diventando qualcosa di più di un’utopia.  Saper lavorare bene in team è una qualità ammirabile, non si discute, ma il mondo del lavoro sta prendendo una direzione completamente diversa, quella in cui le capacità da sviluppare sono quelle relative al lavoro indipendente. Sei capace di controllare il tuo lavoro, il tuo tempo e il tuo cervello? Sappi che sarai pieno di ammiratori. Non importa, poi, se, nello specifico, sei in grado di trasformare la tua stazione di lavoro in 30 minuti o di lavorare a un progetto in solitaria.

È tutto nelle tue mani

Non allarmarti: il fatto che tu faccia parte di un team di 10 persone non significa affatto che tu non possa lavorare da solo. Per adeguarsi alle richieste della società basta un attimo. Conformarsi alle aspettative e alle esigenze di altri può, indubbiamente, aiutarti ad arrivare lontano e a farti sentire apprezzato, ma può anche, e spesso, impedirti di realizzare il tuo pieno potenziale. Sei tu che devi decidere come gestire il tuo tempo all’interno del team e che devi avere il coraggio di allontanarti di tanto in tanto dal monotono rumore bianco dei tuoi colleghi per concentrarti su un progetto. Dall’altra parte del tavolo ci sono i freelance. C’è stato un tempo in cui i freelance non erano visti di buon occhio. “Lavora solo quando vuole” era la classica frase con cui si alludeva al fatto che i freelance non hanno un “vero” lavoro a cui devono dedicare anima e cuore. Ma la realtà è ben diversa. Un freelance deve avere ben chiaro cosa vuole e quali clienti vuole, e deve organizzare il suo tempo in modo da assicurarsi di non perderne nessuno. E anche se tecnicamente sei il capo di te stesso, devi comunque soddisfare le richieste di chi si rivolge a te.

Due mondi diversi, il meglio di entrambi

La crescita del numero di cavalieri solitari nell’ambiente di lavoro ha avuto effetti anche sul mercato. E non pochi. Spazi di co-working stanno spuntando qua e là come funghi,  programmi di gestione e pianificazione sono disponibili con la semplice pressione di un pulsante  e i tuoi colleghi possono parlare con te su Skype o venirti a trovare in uno dei tuoi tanti uffici.  Una volta si pensava che chi lavorava da solo era isolato. Ma oggi non è più così, oggi puoi ancora sentirti parte di un team ovunque ti trovi. Se, però, non ti senti ancora pronto per una svolta così radicale e sei convinto che lavorare in un team sia la cosa migliore per te, puoi iniziare a riservarti un po’ di tempo per te modificando anche solo un po’ la tua routine. Ti piacerà.

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